Manubrio largo e attacco manubrio corto sono un binomio fondamentale per governare con precisione e rapidità la guida di una mountain bike 29er, ma diventano un dogma se la medesima è allestita in versione singlespeed perchè bisogna aggiungere la forza con cui si pesta sui pedali danzando, grazie alla presa salda di una piega robusta.

Soma Odin vs. Crank Brothers Cobalt: due manubri per XC simili ma diversi.

Soma Odin vs. Crank Brothers Cobalt: due manubri per XC simili ma diversi.

In origine avevo montato sulla mia On One Inbred 29er SS una piega manubrio di Crank Brothers, la Cobalt 1 per XC da 700mm poi, su invito di Lorenzo di Irontrust che distribuisce il marchio californiano Soma, l’ho sostituita col parigrado Odin, un manubrio che condivide campo di impiego e altre caratteristiche, ma che ha un carattere completamente diverso. Nel dettaglio entrambi nascono per un uso Xc, entrambi sono realizzati in alluminio 6061 che non consente sconti di peso (320 grammi il CB Cobalt 1, 370 grammi il Soma Odin) ma più confortevole di altre leghe più leggere, entrambi hanno lunghezze simili (700mm il CB Cobalt 1, 715mm il Soma Odin) e lo stesso diametro centrale (31.8mm) che consentono una guida precisa, una conduzione energica della mountain bike quando richiesta e una reattività importante quando il tracciato diventa più tecnico, complice il robusto attacco manubrio Iodine 2 di Crank Brothers da 65mm. La differenza delle forme invece rende le due pieghe lontanissime nelle sensazioni che trasmettono al ciclista. CB Cobalt 1 è un classico manubrio da Xc con quote minime (15° di rise,6° di arretramento,5° di elevazione) che lo rendono naturale ed efficiente, tutto nella norma insomma. Invece Soma Odin con la sua forma sinuosa risulta decisamente orginale, il primo impatto visivo incuriosisce mentre le prime pedalate insinuano dubbi. Innanzitutto non è diritto, come ci si aspetterebbe da un manubrio da Xc, ma ha un profilo che ricorda le ali di un gabbiano e che produce un arretramento di 15° delle estremità, poi è piatto, veramente piatto (zero gradi di rise) e la prima volta che lo si impugna lo si avverte immediatamente. La forma del Soma Odin è decisamente orginale e non trova molti riscontri sul mercato; mi vengono in mente On One Flegee, per esempio, quasi identico ma con una lunghezza di 660mm, oppure alcuni modelli di Origin8 che però differiscono nelle forme, nelle lunghezze e nell’arretramento.

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Dicevamo dell’aspetto: abituati a manubri smaccatamente sportivi l’originale forma del Soma Odin sembra togliere potenza alla mtb su cui è montato ma è solo una sensazione perchè alla prova dei fatti si rivelerà comodo, preciso nella conduzione dell’avantreno e assolutamente rilassante grazie alla possibilità di alternare prese diverse sulla sua lunghezza. Alla prova pratica, dopo un primo necessario periodo di adattamento (zero gradi di innalzamento, ovvero un manubrio veramente piatto, si sentono eccome…soprattutto sulla schiena a causa di una posizione più avanzata sui comandi) si apprezza la naturalezza con cui le mani stringono le manopole, i polsi risultano meno affaticati, la conduzione della mountain bike risulta sicura ed efficace anche sui terreni più sconnessi, mentre la lunga leva e l’attacco corto le infondono vitalità nei passaggi più stretti. Non che prima quando montava il Crank Brothers Cobalt 1 fosse penalizzata dalla sua forma anzi…ma ora la guida risulta più confortevole, senza ombra di dubbio, soprattutto quando la regolarità del tracciato permette di cambiare la presa trovando volumi e forme diversi tra loro. E’ fuor di dubbio che se il manubrio si presenta diritto non è che spostando la presa dalla manopola verso una porzione più centrale della barra la presa trovi sollievo. Il Soma Odin, grazie alla sua forma sinuosa, invece lo permette e questo, credetemi, è di gran sollievo quando si pedala per lunghi tratti regolari o si sta in sella per ore. Per questo motivo il Soma Odin è una piega manubrio che va oltre l’uso Xc, sposandosi perfettamente con un commuter urbano, una bici sportiva o una randonneur per i viaggi e l’avventura. Infatti l’azienda di San Francisco lo propone anche nella misura d’attacco da 25.4mm perchè possa essere montato su una più vasta tipologia di biciclette. A questo punto non mi rimane che raccontare a Lorenzo che non trovo il suo manubrio nel caos del garage, dopo averlo smontato, perchè vorrei godermelo per parecchio tempo ancora.

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Manubrio largo e attacco manubrio corto sono un binomio fondamentale per governare con precisione e rapidità la guida di una mountain bike 29er, ma diventano un dogma se la medesima è allestita in versione singlespeed perchè bisogna aggiungere la forza con cui si pesta sui pedali danzando, grazie alla...