Una Merida per Stefano
Direttive precise, budget limitato…assecondare i desideri di Stefano è sempre un’impresa ma anche questa volta ho portato a termine la missione. Con successo. L’idea di base era assemblare una mtb all mountain, con escursione tra i 140 e i 160 millimetri, da affiancare alla front da Xc.
Budget? poco sopra i 1000…ben al di sotto dei 2000 euro! Problema nr. 1: trovare un telaio che permettesse di dare vita al progetto. Non è stato semplice, ho scandagliato il web in lungo e in largo e alla fine sono spuntati una partita di telai Merida Trans Mission Carbon 5000 che si sono rivelati immediatamente interessanti, sia per il prezzo che per le caratteristiche. Innanzitutto il materiale di costruzione, fibra di carbonio per il triangolo anteriore unitamente all’alluminio del triangolo posteriore; poi la presenza dell’ammortizzatore ottimizzato per il telaio (Fox Float RP23 con tecnologia Pro Pedal e blocco della corsa); infine, e particolare determinante, l’escursione di 140mm al posteriore (e all’anteriore). Grazie a un raid notturno sul web me lo sono aggiudicato a un prezzo di assoluta convenienza e il progetto è decollato. La Trans Mission 5000 Carbon non è mai stata distribuita in Italia ma è stata una mtb di assoluto valore. Costava attorno ai 5000 dollari (2009) nell’assemblaggio originale, presentando soluzioni di grande interesse come il perno da 10mm, per garantire maggiore rigidità al posteriore, e altre decisamente originali per la tipologia d’uso per cui era stata pensata, come la pinza flottante del freno a disco, più logica su una mtb da dh/freeride che da all mountain. Problema nr.2: trovare una forcella all’altezza del mezzo. Merida montava una Fox 32 Talas con escursione da 100 a 140mm che, a causa del budget, non era replicabile. Alternative? Rockshox oppure…Suntour che avevo scoperto produrre una forcella della serie Epicon con perno passante da 15mm ed escursione remotata al manubrio da 110 a 140mm. Una forcella leggera, grazie a una cartuccia ad aria, gradevole di aspetto, efficiente ed affidabile e di gran lunga più economica della Fox, anche se poco conosciuta e erroneamente sottovalutata nel nostro paese. Detto e fatto: la Suntour Epicon TAD 110/140 QR15 è arrivata subito dopo il telaio. Problema nr.3: la trasmissione…assolutamente un non-problema. L’abitudine all’uso ci ha fatto optare per guarnitura Truvativ 3×9 e trasmissione Sram X9, avendo l’accortezza di scegliere il deragliatore posteriore con gabbia media per limitare l’ingombro verticale vista la destinazione d’uso della mtb. Io e Stefano abbiamo discusso un po’ sulla guarnitura ma alla fine l’ha spuntata il committente…io avrei preferito una doppia con corone di 22 e 36 denti e un bash di protezione. Problema nr.4: ancora una volta nessun intoppo, il progetto è filato liscio verso la sua conclusione anche se abbiamo speso qualche settimana di troppo per trovare una coppia di mozzi che ci permettese gli accoppiamenti con forcella (perno passante da 15mm) e posteriore (perno da 10mm). La scelta è caduta su mozzi affidabili e leggeri come i Novatec, scovati in Germania. Le ruote sono state assemblate partendo da robusti cerchioni Mavic Xm317, mentre per l’impianto frenante abbiamo scelto degli ottimi Shimano Slx con dischi da 180mm, visto che Stefano li monta anche sulla front da Xc. Problema nr.5: questa volta mi sono preso la rivincita…cannotto sella tradizionale su una mtb all mountain? Giammai! Lo volevo telescopico e telescopico l’abbiamo montato, pur con un occhio al budget: per una cifra di poco superiore ai 100 euro ho scovato, ancora una volta in Germania, il cannotto reggisella di XLC con comando remoto ed escursione di 95mm. E’ un po’ più pesante (circa 100 gr.) di soluzioni più blasonate ma è anche di gran lunga più economico. E funziona magnificamente. Per certi versi è stata anche una scelta obbligata perchè non ci sono molte proposte con diametro di 27.2 mm. Vai Stefano, ora puoi divorarti le discese conquistate con faticose salite!