50th birthday, part 3
Eccolo svelato, il regalo che mi sono fatto per il compleanno di mezzo secolo: On One Inbred 29er con forcellini orizzontali e attacco per il deragliatore che non si sa mai…l’idea balzana che mi è venuta è figlia di due voglie…
…completare il trittico delle ruote in garage, aggiungendo a mezzi con ruote in 26″ e in 650B una mtb 29er, e provare a pedalare in single speed che è il desiderio più grande. Dopo anni trascorsi in garage ad assemblare mountain bike, a volte anche piuttosto complesse per componenti e soluzioni adottate dalle case, ora voglio dedicarmi a un progetto semplice, ridotto all’osso, eliminando superfluo e complicazioni. E cosa c’è di più semplice che rinunciare a trasmissione, deragliatori, guaine, forcella ammortizzata, tarature e regolazioni assortite? Una single speed appunto! Vigliaccamente mi sono tenuto una via di fuga, non dovesse piacermi potrò sempre convertirla avendo scelto la versione mista (attacco deragliatore, forcellini orizzontali e punti d’ancoraggio per le guaine) anzichè il telaio in versione “ss only” che mi avrebbe impedito qualsiasi tipo di conversione. Perchè On One Inbred 29er? Per due motivi: è la soluzione più economica sul mercato (a seconda del periodo dell’anno la si può avere tra cifre comprese tra i 110 e i 230 euro) ma vanta centinaia e centinaia di estimatori in giro per il mondo che depongono a favore della bontà del progetto. Certo non è Salsa, o Surly, o Soma, o Cotic, o Genesis, o Niner, giusto per citare alcune tra le proposte industriali più diffuse, e lo si vede anche da alcuni particolari, soprattutto nella verniciatura e nell’approssimazione con cui sono stati fissati i ponticelli delle guaine, ma per ora va bene così. Comunque non è nemmeno delle più pesanti (2400 grammi scarsi in taglia M/18″) e a una prima attenta verifica è regolare e pronto per l’assemblaggio. Gli inglesi hanno una grande tradizione di acciai per bici, come noi italiani con Columbus e i giapponesi con Tange. On One inizialmente ha usato Reynolds 853 poi ha sviluppato il suo DN6 multistrato di grado aerospaziale che ora impiega su tutti i modelli in acciaio. Non sono un ingegnere quindi mi limito a riportare ciò che ho letto, però un cricco ben assestato sul metallo rilascia un suono inconfondibile, pieno e rassicurante. Concludendo non esiste nulla sul mercato che abbia il rapporto qualità/prezzo dei telai On One, rimanendo su prodotti industriali invece sono disponibili bellissimi prodotti che costano due, tre, quattro volte e più il prezzo dell’Inbred. Se single speed rappresenta il ritorno all’essenzialità e alla semplicità delle mountain bike di un passato nemmeno tanto lontano, allora ci stanno a meraviglia la scatola del movimento centrale standard (BSA, 68mm), la sede del tubo forcella da 1″1/8 che ospita la più classica delle serie sterzo (34mm coi cuscinetti esterni) e, perchè no?, un esile cannotto reggisella da 27.2mm, tutte quante caratteristiche della proposta Inbred 29er.